MechWarrior 3 è un videogioco pubblicato da MicroProse, il 31 maggio del 1999. Si tratta di una simulazione di pilotaggio di mech (con visuale in prima o in terza persona) ricavata dal gioco da tavolo BattleTech[1], originariamente diffuso dall'editore FASA.
MechWarrior 3 videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows |
Data di pubblicazione | ![]()
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Genere | Simulatore |
Tema | Fantascienza |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Zipper Interactive |
Pubblicazione | MicroProse |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, Multiplayer |
Periferiche di input | Joystick, tastiera, mouse |
Supporto | CD-ROM |
Requisiti di sistema | Pentium 166 MHz, 32 MB RAM, lettore CD-ROM, sistema operativo supportato: Windows 95 |
Fascia di età | ESRB: Teen USK: 16 OFLC: G8+ |
Espansioni | MechWarrior 3: Pirate's Moon |
Serie | MechWarrior |
Preceduto da | MechWarrior 2: 31st Century Combat |
Seguito da | MechWarrior 4: Vengeance |
Il comparto musicale è stato curato dal sound designer Jim Lively.
Nel 2108, l'umanità scoprì il modo di viaggiare fra stella e stella oltrepassando i limiti della Relatività ristretta e si diffuse per la Via Lattea; nel lasso di pochi secoli (intere regioni della galassia vennero abitate e battezzate Inner Sphere, Periphery e Deep Periphery).
Tuttavia, le possibilità e le ricchezze offerte da questa nuova frontiera, turbarono l'armonia e la cooperazione che avevano portato a tale progresso. Il passo verso la guerra, fu breve.
Dopo secoli di selvagge ostilità fra i mondi (nel frattempo organizzatisi in veri e propri regni medievali), la Lega Stellare, un'alleanza interplanetaria fra la Terra e le casate nobiliari alla guida dei pianeti coloniali della Inner Sphere e della Periphery, mise termine alle dispute, aprendo una nuova era di prosperità. Tale patto fu in grado di garantire una pace relativa per duecento anni.
Nel centennio precedente, era stata realizzata l'arma "principe" con la quale gli eserciti si sarebbero dati battaglia nei secoli a venire: fu costruito infatti, il primo BattleMech (denominato "Mackie"), un mech d'assalto pilotabile, da 100 tonnellate di stazza.
Nel 2766, in seguito ad un colpo di Stato, l'alleanza iniziò a collassare, per poi sciogliersi (dopo anni di guerra civile) nel 2781. La Forza di Difesa della Lega Stellare (il suo considerevole esercito formato da 486 divisioni e 100 milioni di soldati, ridotti ad appena 7,5 milioni e 113 divisioni, a causa dell'ultima guerra), prese allora una decisione drastica: nel 2784, abbandonò la Inner Sphere, nel tentativo sia d'impedire ai litigiosi signori delle casate nobiliari di mettere le mani sull'ancora imponente apparato bellico della Lega Stellare, innescando altre guerre fratricide, sia per fondare una società nuova, basata sui propositi dell'oramai perduta Lega.
Oltre l'80% di tali truppe si mise in viaggio attraverso la Deep Periphery, lontano dalla zona più popolata della Via Lattea, nell'Operazione Exodus.
A margine dell'esodo, l'unità mercenaria d'élite del Cavalleggeri Eridani (a tutti gli effetti parte integrante della Forza di Difesa della Lega Stellare), fece ritorno al distretto militare di Rasalhague (nell'area settentrionale della Inner Sphere), rifiutandosi di seguire l'esercito della Lega in partenza (conservando, tuttavia nel tempo, gli alti ideali dell'alleanza interplanetaria).
Nei secoli a seguire, tutta la Inner Sphere fu percorsa da venti di guerra: ebbero il loro sanguinoso svolgimento, le cosiddette Guerre di Successione. Ma nel 3050, tali regni dovettero fronteggiare una grave minaccia "esterna": il ritorno ostile dei discendenti dei soldati regolari appartenenti alla Forza di Difesa della Lega Stellare, sopraggiunti, in una forma politico-militare nuova (i Clan), per la conquista e la ricostituzione forzosa della Lega Stellare.
Nell'anno 3058, dopo la rottura di una tregua da parte degli invasori, i leader della Inner Sphere decisero di rifondare la Lega Stellare (a 278 anni dall'epilogo) con il proposito di sferrare un colpo decisivo nelle Guerre dei Clan.
Dopo aver dimostrato il suo valore nel fronteggiare la minaccia dell'invasione, pur avendo subito drammatiche perdite, la Brigata del Cavalleggeri Eridani è il primo corpo d'élite ad essere accorpato alla nuova Forza di Difesa della Lega Stellare.
È il 3060 e l'Operazione Bulldog, il piano per sgominare il clan più ostile e feroce (quello degli Smoke Jaguar), è stato quasi portato a termine con successo. Resta un ultimo obiettivo da conseguire: fare tabula rasa delle loro forze superstiti. Nello specifico, tale intervento militare su scala ridotta (denominato Operazione Damocles) prevede anche la distruzione delle installazioni chiave degli Smoke Jaguar sul pianeta Tranquil (centro di comando del clan) e l'eliminazione di Brendon Corbett, comandante dell'esercito Smoke Jaguar.
Il tenente Connor Sinclair è il leader di uno dei tre commando appartenenti al Cavalleggeri Eridani, al quale viene affidata l'esecuzione di Damocles.
Sennonché, a motivo di un grave errore di intelligence, prima della discesa sul pianeta Tranquil, le difese orbitali entrano in funzione e due delle tre Navi da Sbarco vengono abbattute. Atterrato fortunosamente in un lago, Connor cerca di ricongiungersi ai sopravvissuti del commando.
Una volta raggiunti i propri compagni, l'unità di BattleMech infligge uno dopo l'altro sconfitte al clan (eliminando truppe, strutture e fabbriche di mech), fino ad arrivare alla capitale di Tranquil: la città di Durghan. Qui, il tenente Sinclair e la sua unità devono raggiungere lo spazioporto locale per lasciare il pianeta, combattendo e uccidendo il colonnello Smoke Jaguar Ratache Osis, che li insegue. Ma in quel frangente è lo stesso comandante Brendon Corbett a sfidare il "commando Damocles". Quest'ultimo prevale, anche se è costretto ad abbandonare la propria dotazione di BattleMech prima di concludere l'operazione ed uscire dall'orbita di Tranquil.
(EN)
«It is the 31st century and mankind is once again at war. The battlefields of the future are dominated by huge robotic war machines known as BattleMechs. Piloting these awesome weapons of war are men and women, the élite of the élite, knowing that each battle could be their last. They are... MechWarriors.» |
(IT)
«È il XXXI secolo e l'umanità è ancora una volta in guerra. I campi di battaglia del futuro sono dominati da enormi macchine da guerra robotiche note come BattleMech. I piloti di queste impressionanti armi da guerra sono uomini e donne, l'élite dell'élite, consapevoli che ogni battaglia potrebbe essere l'ultima. Sono i... MechWarrior.» |
(Introduzione di MechWarrior 3[2].) |
La trama del gioco si dipana attraverso una campagna di 20 missioni.
Il giocatore può personalizzare la configurazione di ciascun BattleMech della propria unità (tipo di corazza da impiegare, assegnazione di diverse tipologie di armi e munizioni, ecc). Parti aggiuntive, armi e munizionamento vengono acquisite dalle forniture catturate e dai BattleMech avversari recuperati.
È possibile controllare fino a tre compagni di squadra, con la possibilità d'impartire ordini basilari, come l'effettuare un attacco, il raggiungere specifiche posizioni sulla mappa di gioco o il tornare ad un campo mobile (chiamato MFBS, ovvero, Mobile Field Bases) per effettuare riparazioni: in particolare, gli MFBS viaggiano con il giocatore per ogni singola missione, avanzando laddove richiesto e trasportando, inoltre, forniture (seppur entro certi limiti di peso).
Le modalità multiplayer presenti in MechWarrior 3 sono due: Free for All e Team Play.
MechWarrior 3: Gold Edition, è una compilation uscita il 26 marzo del 2002 che include il videogioco MechWarrior 3 e la relativa espansione MechWarrior 3: Pirate's Moon[3].
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