BattleTech: A Game of Armored Combat è un videogioco per la console Sega Mega Drive, uscito nel 1994. Nel 1995 ne fu creato un porting per Nintendo SNES, chiamato MechWarrior 3050 (in ambito europeo) e BattleTech 3050 (バトルテック3050 BattleTech 3050?) in Giappone (1996)[1].
BattleTech: A Game of Armored Combat videogioco | |
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Piattaforma | Sega Mega Drive, SNES |
Data di pubblicazione | Sega Mega Drive:
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Genere | Sparatutto in terza persona |
Tema | Fantascienza |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Malibu Games |
Pubblicazione | Extreme Entertainment Group (SMD), Activision, ASK Kodansha (SNES) |
Modalità di gioco | Singolo giocatore, Multigiocatore |
Periferiche di input | Gamepad |
Supporto | Cartuccia |
Fascia di età | PEGI: 3+, VRC: GA |
Serie | MechWarrior |
Preceduto da | MechWarrior (1993) |
Seguito da | MechWarrior 2: 31st Century Combat |
BattleTech: A Game of Armored Combat è uno sparatutto in terza persona con visuale isometrica ed è ispirato al gioco da tavolo BattleTech[2], dell'editore FASA; dispone di una colonna sonora creata dal compositore e sound designer statunitense Keith Arem.
L'umanità ha colonizzato parte della Via Lattea, in un'espansione che ha generato lo spezzettamento del potere e guerre (crudeli campagne combattute con mezzi come i BattleMech, mastodontiche macchine antropomorfe, pilotate dai MechWarrior, soldati d'élite).
Inner Sphere, Periphery e Deep Periphery, sono immense regioni di cosmo visitate dalle spedizioni dell'uomo, i cui mondi, poi colonizzati, hanno assunto avide e bellicose forme di governo feudale.
La Inner Sphere, la più popolata delle zone esplorate, contiene cinque grandi "nazioni interstellari", i cosiddetti Stati Successori (il Commonwealth Lirico, i Soli Confederati, la Lega Draconis, la Confederazione di Capella e la Lega dei Mondi Liberi), retti da altrettante dinastie di Casate nobiliari.
Nel 3028, i leader del Commonwealth Lirico e dei Soli Confederati, aggregarono le due nazioni, avviando la nascita del Commonwealth Federativo.
La Repubblica Libera di Rasalhague (forza minore della Inner Sphere) fu creata nel 3034, con un accordo tra la Lega Draconis e la ComStar (quest'ultima, una potente organizzazione politico-religiosa che controlla le comunicazioni interstellari).
Nel 3050, una grave minaccia proveniente dalla remota Deep Periphery, determina l'urgenza d'una robusta coalizione fra le Casate: senza accantonare le ostilità e unire le armate, risulterebbe infatti improbo fermare l'Invasione dei Clan, il piano di guerra messo in atto dai discendenti di un'antica e avanzata forza militare della Inner Sphere, tornati dal loro esilio durato due secoli e mezzo.
Nel corso dell'Invasione dei Clan, sotto la guida del comandante Galattico Craig Ward, nel 3050 un MechWarrior, comandante Stellare appartenente al Clan Wolf, viene incaricato di portare a termine un'operazione avente come fine, l'eliminazione di alcune attività della Inner Sphere, valutate una minaccia per i Clan. Le missioni si svolgono sui pianeti Alshain, Satalice, Ridderkirk e Avon e in una regione appartenente alla ComStar.
In seguito al primo briefing con il comandante Ward, il MechWarrior viene inviato sul pianeta Alshain, con l'obiettivo di mettere fuori causa quattro strutture nemiche: un impianto radar minato, una base aerea, un deposito di mech e carrarmati e un compound, dove è tenuto prigioniero un capitano Stellare dei Clan. Distrutte le prime tre strutture, a tutela dell'ultima, l'ufficiale MechWarrior trova stanziata, un'unità della 14ª Legione di Vega, reggimento di BattleMech in forza alla Lega Draconis. Entrato nel perimetro della struttura detentiva, disabilitandone la schermatura laser, il MechWarrior trova e libera il capitano Stellare lì detenuto, unico in grado di disattivare la porta corazzata del compound. Dopo aver avuto accesso alla zona più interna del complesso, il MechWarrior rade al suolo il compound.
Il completamento con successo della prima missione, comporta la promozione del MechWarrior al grado di capitano Stellare.
Su Satalice (mondo in gran parte ricoperto da pianure vulcaniche costellate da pericolosi pozzi lavici), la missione ha per oggetto la localizzazione e l'annientamento di due basi di lancio, azioni da eseguire al di sotto di tre minuti di tempo, prima che alcune navi cargo lascino il pianeta. L'obiettivo successivo, concerne la demolizione di fabbriche e di alcuni depositi di materie prime, con la cautela di non innescare una reazione a catena (legata alla presenza di mine), che causerebbe una catastrofe planetaria. A protezione degli impianti è presente un reparto del 4° Kavalleri, reggimento di BattleMech della Repubblica Libera di Rasalhague.
Al termine della missione, il MechWarrior viene promosso a colonnello Stellare.
Sbarcato su Ridderkerk, la superficie ghiacciata della zona mostra subito quanto sia difficile manovrare un BattleMech in quelle condizioni. Anche l'azione di un'arma da fuoco, risulta essere assai problematica: il rinculo infatti, causa uno slittamento del mech nella direzione opposta; l'area è anche circondata da pareti provviste di spuntoni i quali, se urtati, danneggiano il mezzo. Nel briefing, il comandante Ward assegna al MechWarrior il compito d'individuare ed eliminare cinque stazioni di disturbo radar, un centro di ricerche e la base nemica principale, tutti edifici strategici appartenenti al Commonwealth Federativo. Sono i BattleMech del 1° Regolari Lirici, a tentare di proteggere tali costruzioni, ma senza esito.
Pianeta Avon: in una giungla disseminata di mine, il MachWarrior dei Clan deve prima ritrovare e quindi assemblare, le quattro parti di cui è costituito un ordigno esplosivo. Una volta raccolti tutti i componenti, la bomba si attiva automaticamente e si ha a disposizione solo mezzo minuto di tempo per depositarla innanzi all'accesso principale blindato della fabbrica di Navi da Sbarco (traguardo della missione) e allontanarsi prima della detonazione. In seguito, si arriva allo scontro con i mech leggeri del 5º Reggimento Fantasma, della Lega Draconis, che difendono la fabbrica.
Conclusa la missione con successo, il MechWarrior sale al rango di comandante Galattico.
Su di un mondo della ComStar per la parte finale dell'intera operazione, l'ufficiale MechWarrior abbatte alcune stazioni di disturbo radar, per ripristinare il proprio sistema di rilevamento e recuperare dieci "contenitori genetici" dei Clan, da edifici difesi da reparti della 394ª Divisione delle Com Guards, unità d'élite del braccio militare della ComStar, completando in questo modo, tutti gli obiettivi dell'operazione pianificata contro la Inner Sphere.
La campagna giocatore singolo consta di 5 missioni. Diversi sono i traguardi da raggiungere: localizzazione e smantellamento di strutture, abbattimento di mezzi ostili, interruzione del funzionamento di sistemi difensivi, ecc. Il giocatore avanza nella gerarchia militare, dopo aver compiuto con successo le missioni.
Il gioco offre anche una modalità cooperativa a due giocatori (chiamata "Dual Start"), ove, in split-screen, uno di loro controlla la metà inferiore del mech (il movimento), mentre l'altro ha il comando del torso (il quale può ruotare sul stesso con un certo angolo) e apre il fuoco sui bersagli.
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