Arkanoid (アルカノイドArukanoido?) è un videogioco arcade prodotto dalla software house giapponese Taito nel 1986, ispirato all'arcade Breakout del 1976.
Sebbene non sia il capostipite del suo genere, è considerato una pietra miliare dei videogiochi e negli anni ha ispirato innumerevoli cloni e giochi simili.
L'originale venne pubblicato anche per numerosi computer e console, perlopiù dalla stessa Taito o da Imagine Software, un'etichetta di Ocean Software.
Durante un viaggio nello spazio, l'astronave madre "Arkanoid" viene attaccata e distrutta da una misteriosa forza esterna; la piccola astronave "Vaus" riesce a scappare, ma rimane poi intrappolata in una piega spazio-temporale. Dopo questa presentazione inizia il gioco, che vede la Vaus muoversi attraverso questa strana dimensione per affrontare il responsabile di tutto, "Doh", chiamato in alcune conversioni "Dimension Changer". Nell'epilogo dell'arcade il malvagio essere, che è l'unico boss nel gioco, dopo la sua distruzione si scopre essere una fortezza di controllo dimensionale.
Modalità di gioco
Il controller a paddle prodotto dalla Taito appositamente per la versione NES di Arkanoid
Scopo del gioco è superare 33 livelli in cui, come in Breakout, bisogna abbattere un certo numero di mattoncini colorati colpendoli con una sfera. Sul fondo dello schermo si trova la navicella Vaus che il giocatore può muovere solo orizzontalmente: essa agisce da racchetta con cui far rimbalzare la sfera contro i mattoncini; naturalmente bisogna evitare che la sfera cada nella porzione di schermo sottostante alla Vaus, pena la perdita di una vita (all'inizio le vite sono 3).
Ci sono alcune sottili ma sostanziali differenze di gameplay tra Breakout e Arkanoid, che grazie al successo del gioco sono poi divenuti elementi tipici dei seguiti e dei cloni di Breakout prodotti in seguito:
i mattoncini sono disposti diversamente in ogni livello, in modo da formare svariate figure e immagini.
alcuni mattoncini, quelli grigi, devono essere colpiti più di una volta per essere distrutti, mentre i mattoncini oro sono indistruttibili.
dalle porticine nella parte superiore dello schermo fanno il loro ingresso quattro differenti tipi di navicelle nemiche, tutte dalla forma geometrica, che fluttuano qua e là con l'unico scopo di far rimbalzare la sfera in punti non previsti e renderne difficile il recupero. Tanto la sfera quanto la Vaus le distruggono al contatto.
alcuni mattoncini, se distrutti, rilasciano power-up dagli effetti più svariati, ma generalmente non cumulabili, identificati dal colore e da una lettera:
"S" riduce la velocità della sfera;
"E" aumenta la lunghezza della Vaus;
"C" fa diventare magnetica la Vaus, in modo da poter trattenere ferma la sfera (per un tempo limitato) e rilanciarla a piacimento, senza dover continuamente farla rimbalzare;
"D" triplica la sfera, mettendo in campo tre sfere indipendenti;
"L" munisce la Vaus di cannoni laser per sparare verticalmente ai mattoncini distruttibili e alle navicelle nemiche, come metodo alternativo e rapido per eliminarli;
"B" apre un varco col quale poter passare direttamente al livello seguente;
"P" fa guadagnare una vita extra.
Nel 33º e ultimo livello non ci sono mattoncini da distruggere ma si ha unicamente lo scontro con Doh, che appare come una testa gigante simile a un moai in wireframe: egli attacca sparando proiettili - letali per la Vaus - ma rimanendo sempre immobile al centro della schermata, e il giocatore dovrà colpirlo 16 volte con la sfera fino alla sua eliminazione. Se in questo livello verrà persa l'ultima delle vite a disposizione, non sarà possibile continuare.
Serie
Sono stati prodotti diversi sequel ufficiali:
Tournament Arkanoid (1987), arcade, prodotto in licenza da Romstar, presenta una nuova serie di livelli.
Arkanoid R 2000 (1999), versione avanzata di Arkanoid Returns
Arkanoid DS (2008), Nintendo DS
Arkanoid Evolution (2009), dispositivi J2ME
Arkanoid Live! (2009), Xbox 360
Arkanoid Plus (2009), WiiWare
Arkanoid (2011), iOS
Arkanoid Rising (2019), Android
Arkanoid: Eternal Battle (2023) PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series, Switch, e PC.[1]
Altri, crossover
Il tema di Arkanoid ricompare in altri titoli della Taito:
Rainbow Islands (1987), un intero livello del gioco (la Doh Island) ne riprende ambientazioni, nemici, effetti sonori e persino il jingle di game over.[2]
Megablast (1989), sparatutto arcade, Doh è presente come boss (nel terzo, nell'ottavo livello, e anche l'ultimo); in entrambe le occasioni appare inizialmente sotto forma di moai e poi di cervello.
Arkanoid vs. Space Invaders (2017) Android e iOS, videogioco crossover con la serie Space Invaders;
entrambi i titoli confluiscono anche nel film Pixels (2015), qui la navicella è un nemico alieno.
Colonna sonora
I temi musicali si devono a Hisayoshi Ogura.
Arkanoid: Eternal Battle (2023) composta da Xavier Thiry.
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