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Legacy of the Ancients (traducibile "retaggio degli antichi") è un videogioco di ruolo pubblicato nel 1987 per Apple II e Commodore 64 e nel 1989 per MS-DOS dalla Electronic Arts. Ha molte somiglianze con Questron (1984), degli stessi autori, e una trama molto simile a Questron II (1988)[1]. Il seguito fu The Legend of Blacksilver (1988), molto simile nel sistema di gioco, ma poco collegato nella trama.

Legacy of the Ancients
videogioco
Schermata su Commodore 64
PiattaformaApple II, Commodore 64, MS-DOS
Data di pubblicazione1987 (DOS: 1989)
GenereVideogioco di ruolo
TemaFantasy
OrigineStati Uniti
SviluppoQuest Software
PubblicazioneElectronic Arts
DesignChuck e John Dougherty
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputJoystick, tastiera
SupportoFloppy disk
Requisiti di sistemaApple: II+, 64K
DOS: video CGA
Seguito daThe Legend of Blacksilver

Trama


Il gioco si svolge in un universo immaginario costituito da diversi mondi. Sul mondo medievaleggiante di Tarmalon l'avanzato popolo degli Antichi costruì un Museo Galattico che permette ai visitatori di accedere ai vari mondi attraverso lo spazio e il tempo, ma l'edificio non è normalmente visibile ai nativi. Le varie esposizioni del museo, sotto forma di schermi installati sulle pareti, possono fornire informazioni, materiali o anche trasportare fisicamente il visitatore in altri luoghi; molte esposizioni sono però "a gettone" e richiedono uno specifico tipo di moneta preziosa.

Il protagonista dell'avventura è un semplice pastore di Tarmalon che un giorno trova casualmente un cadavere, al quale sottrae alcuni oggetti magici. Uno di essi gli dà la capacità di accedere al museo, mentre un altro è il Compendio del Mago, una pergamena piena di poteri negativi. La missione dell'uomo morto era trovare il modo di distruggere il Compendio e ora il pastore si trova a doverla compiere al posto suo. A questo punto inizia il gioco, all'interno del museo. Il pastore, mai avventuratosi prima lontano da casa, dovrà esplorare da solo Tarmalon e altri mondi, affrontare mostri e risolvere misteri.


Modalità di gioco


Il giocatore controlla il pastore effettuando a turni movimenti nelle quattro direzioni o altri tipi di azioni, elencate in un menù testuale in inglese sulla sinistra dello schermo. La visuale della scena attuale può essere tridimensionale in prima persona, quando ci si avventura nel museo e nei dungeon, oppure in pianta della zona circostante dall'alto, quando si esplorano territori, città e castelli.

Il personaggio è dotato di 5 caratteristiche (forza, intelligenza ecc.) che hanno un valore iniziale di 15 e aumentano quando si ottengono determinati successi. Ha un inventario degli oggetti e una quantità di oro per le spese, di punti ferita e di cibo, del quale consuma una unità al giorno. Per procurarsi l'oro potrà sconfiggere nemici, derubare, saccheggiare e giocare d'azzardo. Nelle città ci sono vari tipi di edifici che offrono servizi e abitanti con cui interagire.

I paesaggi esterni sono composti da vari tipi di terreno, comprese zone acquatiche attraversabili solo con un battello. Si possono raggiungere in tutto 12 diverse città e 24 tra castelli e dungeon. Periodicamente è necessario tornare al museo, dopo essersi procurati le eventuali monete per accedere alle esposizioni; per rientrare servono dei codici ottenibili da un foglio di codifica fornito con il gioco, che faceva da protezione contro la copia[2].

Esplorando il territorio si possono incontrare all'improvviso 32 tipi di mostri e altre creature, alcune disposte a parlare pacificamente, e altri 12 tipi di mostri si incontrano nei dungeon, affrontabili solo da un personaggio ben preparato. Le battaglie avvengono a turni, scegliendo ogni volta l'azione da compiere, che può avere esito variable casualmente. Si può attaccare con vari tipi di armi e, se ottenute in precedenza, con 6 tipi di magie; c'è l'opzione di tentare la fuga, spesso consigliabile nelle prime fasi del gioco[3]. Sono presenti anche alcune semplici sequenze d'azione, come l'allenamento nel tiro con l'arco.


Note


  1. (EN) Computer Role-Playing Game Survey - Legacy of the Ancients (JPG), in Computer Gaming World, n. 87, Anaheim, Golden Empire Publications, ottobre 1991, p. 18, ISSN 0744-6667 (WC · ACNP).
  2. Zzap!64 31
  3. Commodore User 49

Bibliografia



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Legacy of the Ancients

Legacy of the Ancients is a fantasy role-playing video game published by Electronic Arts in 1987.

[fr] Legacy of the Ancients

Legacy of the Ancients est un jeu vidéo de rôle créé par Chuck et John Dougherty et publié par Electronic Arts en 1987 sur Apple II et Commodore 64. Après la sortie de Questron, publié par Strategic Simulations en 1984, Chuck et John Dougherty signe un contrat avec Electronic Arts pour en publier la suite. Cependant, bien que le contrat qui les lie à SSI leur donne le droit de créer une suite et de la proposer à d’autres éditeurs, il stipule également qu’ils doivent alors donner à SSI une chance de surenchérir sur l’offre des leurs concurrents avant de signer un éventuel contrat. Lorsqu’ils informent SSI de ce contrat, le studio décide donc d’attaquer en justice Electronic Arts afin de faire valoir ses droits. La suite potentiel de Questron est alors mis en suspens jusqu’au jugement, en avril 1987, qui statue en faveur de SSI. Peu après, la suite développée par les Dougherty est publié par Electronic Arts mais sous un nouveau titre, Legacy of the Ancients. En parallèle, ils se voient contraint de concevoir, mais pas de programmer, une autre suite pour le compte de SSI. Son développement est alors confié à Westwood Associates, qui réalise à l’époque de nombreux portage pour le compte de SSI. Celle-ci est publié en 1988 sous le titre de Questron II[1]. Bien que n’ayant pas le même titre, Legacy of the Ancients partage donc de nombreux points communs avec Questron[2],[3].
- [it] Legacy of the Ancients



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