Bash (acronimo per bourne again shell) è una shell testuale del progetto GNU usata nei sistemi operativi Unix e Unix-like, come GNU/Linux. In macOS era la shell di default fino a macOS Mojave, mentre da macOS Catalina in poi è ancora presente ma non più come predefinita[1]. Bash è disponibile anche per sistemi Microsoft Windows (vedi ad esempio Cygwin e msys/msys2 bash).
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Bash software | |
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Genere | Shell |
Sviluppatore | Chet Ramey |
Data prima versione | 8 giugno 1989 |
Ultima versione | 5.2.9 (7 novembre 2022) |
Sistema operativo | Multipiattaforma |
Linguaggio | C |
Licenza | GNU GPL v3+ (licenza libera) |
Sito web | www.gnu.org/software/bash/ |
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Bash linguaggio di programmazione | |
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Autore | Chet Ramey, Brian Fox |
Data di origine | 1989 |
Ultima versione | 5.2.9 (7 novembre 2022) |
Utilizzo | scripting di sistema |
Paradigmi | programmazione procedurale |
Tipizzazione | debole |
Influenzato da | ALGOL 68, Bourne shell, C shell e Korn shell |
Implementazione di riferimento | |
Licenza | GNU GPL v3+ |
Sito web | www.gnu.org/software/bash/ |
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Chiamata anche Bourne shell dal nome del suo autore originario Stephen Bourne, l'espansione dell'acronimo bash, Bourne again shell, letteralmente significa un'altra shell Bourne, ma Bourne again ha la stessa pronuncia di born again, cioè rinata creando la definizione finale shell rinata.
Tecnicamente bash è un clone evoluto della shell standard di Unix (/bin/sh). Altre shell alternative a bash e piuttosto diffuse sono la Korn shell, la C shell, Zsh e tcsh.
Si tratta di un interprete di comandi che permette all'utente di comunicare col sistema operativo attraverso una serie di funzioni predefinite, o di eseguire programmi e script.
Bash è in grado di eseguire i comandi che le vengono passati, utilizzando la redirezione dell'input e dell'output per eseguire più programmi in cascata in una pipeline software, passando l'output del comando precedente come input del comando successivo.
Oltre a questo, essa mette a disposizione un semplice linguaggio di scripting nativo che permette di svolgere compiti più complessi, non solo raccogliendo in uno script una serie di comandi, ma anche utilizzando variabili, funzioni e strutture di controllo di flusso.
Il comportamento predefinito di bash diverge da quello dello standard POSIX, ma esso si può ottenere in quattro modi:
--posix
" all'avvio, ad esempio con "bash --posix
";sh
", come è il caso in molti sistemi GNU/Linux in cui "/bin/sh
" è un collegamento simbolico a "/bin/bash
";POSIXLY_CORRECT
[2] con un valore qualsiasi;set -o posix
"[3].Alla partenza, bash tenta di caricare automaticamente una serie di file:
/etc/profile
".bash_profile
", ".bash_login
" e ".profile
" collocati nella home directory dell'utente e che risulti essere disponibile;.bashrc
" collocato nella home directory dell'utente;All'uscita di una shell interattiva di login, bash carica il file .bash_logout
collocato nella home dell'utente (se disponibile).
.bashrc
" collocato nella home directory dell'utente;L'utente può modificare i file nella propria home directory per personalizzare il proprio ambiente di lavoro.
Quando bash è avviata non interattivamente (ad esempio per eseguire uno script di shell) essa controlla se esiste la variabile d'ambiente BASH_ENV
o ENV
ed in caso positivo carica il file specificato dal valore della variabile (se bash è avviata in modalità POSIX controlla solo ENV
). Procede quindi ad eseguire il resto (script o altro).
Il seguente script permette di creare un archivio in "/tmp/my-backup.tar.gz
" contenente l'intera propria cartella personale (tenendo conto che "~
" rappresenta "/home/proprionomeutente
"):
#!/bin/bash
tar -vzcf /tmp/home.tgz ~
Un altro esempio per i sistemi basati su Debian è quello di poter aggiornare e pulire il sistema con il seguente script:
#!/bin/bash
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade
sudo apt-get dist-upgrade
sudo apt-get autoclean
sudo apt-get clean
Creando in una delle directory elencate dalla variabile d'ambiente $PATH
un file con il contenuto sopra esposto ed assegnandoli i permessi di esecuzione si può ottenere una comoda e semplice utility che può essere usata esattamente come qualunque altro file eseguibile.
Confronta se i file "file_a
" e "file_b
" sono identici tramite il comando cmp (effettuando la redirezione dello standard output e dello standard error a /dev/null in modo da nascondere i suoi messaggi), e scrive a video il risultato:
#!/bin/bash
if cmp file_a file_b &>/dev/null; then
echo "I File a e b sono identici."
else
echo "I File a e b sono diversi."
fi
Controlla se il file "prova.txt
" esiste e scrive un messaggio al riguardo:
#!/bin/bash
if [ -f prova.txt ]; then
echo "Il file prova.txt esiste."
else
echo "Il file prova.txt non esiste o non è un file"
fi
Chiede una riga in input e mostra un messaggio in base al contenuto:
#!/bin/bash
echo "Scrivi qualcosa e premi Invio:"
read linea
case "$linea" in
uno)
echo "Hai digitato 'uno'"
;;
due|tre)
echo "Hai digitato 'due' oppure 'tre'"
;;
q*)
echo "Hai digitato qualcosa che inizia con 'q'"
;;
*)
echo "Hai digitato qualcosa che non conosco"
;;
esac
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Controllo di autorità | GND (DE) 4492523-2 · BNF (FR) cb125416570 (data) |
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