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Prince of Persia: I Due Troni (Prince of Persia: The Two Thrones nell'originale) è un'avventura dinamica sviluppata da Ubisoft Montreal e pubblicato da Ubisoft nel 2005.

Prince of Persia: I due troni
videogioco
Immagine di gioco
PiattaformaMicrosoft Windows, PlayStation 2, Xbox, PlayStation Portable, Wii, Nintendo GameCube, macOS, Telefono cellulare
Data di pubblicazionePlayStation 2:
30 novembre 2005
2 dicembre 2005

PlayStation Portable:
aprile 2007
dicembre 2006
Xbox, GameCube e PC:
30 novembre 2005
9 dicembre 2005
Telefono cellulare:
2 dicembre 2005
Nintendo Wii:
aprile 2007

GenereAvventura dinamica
TemaDark fantasy
OrigineCanada
SviluppoUbisoft Montreal
PubblicazioneUbisoft, Gameloft
DesignKevin Guillemette
Modalità di giocoSingolo giocatore
Periferiche di inputWiimote, DualShock2, joystick, tastiera, mouse
Motore graficoJADE engine
SupportoDownload, Blu-ray Disc
Requisiti di sistemaMinimi: Processore da 1 Ghz, 256 MB di RAM, Scheda video 64 MB, DirectX 9.0c, 1.5 GB liberi su hard disk.
Fascia di etàESRB: M · OFLC (AU): PG · PEGI: 16+ · USK: 16
SeriePrince of Persia
Preceduto daPrince of Persia: Warrior Within
Seguito daPrince of Persia Reboot

«Tutti facciamo errori… alcuni piccoli, alcuni grandi… ma il suo errore, fatto di innocenza ed orgoglio, fu il più grande e terribile di tutti…»

(Kaileena nel prologo del gioco)

È l'ultimo capitolo della trilogia riguardante la saga delle sabbie di Prince of Persia iniziata con Prince of Persia: Le sabbie del tempo. L'ambientazione riprende i toni solari del primo episodio[1].

Per Wii e PlayStation Portable è stato pubblicato con il titolo di Prince of Persia: Rival Swords[2].


Trama


La vicenda de I Due Troni inizia subito dopo la conclusione di Spirito Guerriero: il Principe, dopo aver ucciso Dahaka e salvato Kaileena, l'Imperatrice del Tempo, si imbarca con lei per tornare a Babilonia e cominciare una nuova vita: durante il tragitto, il Principe getta il Medaglione del Tempo in mare, ritenuto ormai inutile in quanto la creazione delle Sabbie del Tempo è stata scongiurata. In un breve dialogo, in cui Kaileena si mostra preoccupata per i suoi presentimenti, il Principe la rassicura dicendo che a Babilonia non le sarà fatto alcun male. Non appena la nave arriva in prossimità del porto della città, però, il Principe constata, sgomento, che essa è stata messa a ferro e fuoco da un esercito straniero. La sua nave viene attaccata e lui e Kaileena vengono gettati fuori bordo. Kaileena viene fatta prigioniera dopo essere naufragati sulla spiaggia.

Dopo essersi fatto strada attraverso le vie della città, il Principe scopre che come risultato dei suoi sforzi nell'Isola del Tempo per prevenire la creazione delle Sabbie del Tempo, gli eventi avvenuti ad Azad durante il primo gioco non sono mai accaduti, di conseguenza il Visir Zervan è redivivo e, in possesso della Clessidra vuota, del suo bastone ma soprattutto del Pugnale del Tempo, è alla ricerca delle Sabbie del Tempo e ha catturato l'Imperatrice del tempo per averle. Egli racconta alla stessa Kaileena di come la spedizione sull'Isola del Tempo del Marajah d'India a cui aveva preso parte anni prima si rivelò infruttuosa (essendo stata salvata dal Principe, la Clessidra fu trovata vuota e i manufatti magici privi di poteri) ma attraverso dei libri recuperati dalla biblioteca dell'isola venne a conoscenza di un metodo alternativo per ottenere l'immortalità: catturare col Pugnale l'essenza dell'Imperatrice e sprigionarne il suo potere: tramite una visione, Zervan scoprì che l'Imperatrice si sarebbe recata a Babilonia e, dopo essersi visto rifiutare la propria richiesta di organizzare una nuova spedizione da parte del Marajah, uccise quest'ultimo impossessandosi del suo regno e dell'esercito. Non appena il Principe trova Kaileena, Zervan la uccide e facendo così rilasciare le Sabbie del Tempo, che colpiscono e mutano i soldati di Zervan in orribili mostri di sabbia. Colpendosi con il Pugnale da solo, Zervan si trasforma in una terrificante creatura alata immortale. Anche il Principe viene colpito dalle Sabbie del Tempo, sebbene gli effetti su di lui non saranno rivelati fino a dopo.

Le Sabbie del Tempo, sprigionate, causano il crollo del palazzo, facendo cadere il Principe che riesce comunque a rubare il Pugnale del Tempo e a salvarsi dalla caduta. In seguito, il Principe scopre che l'esposizione alle Sabbie del Tempo hanno diviso la sua personalità: il suo se stesso, che per quanto pieno di difetti si sforza ad essere buono e nobile, e il suo alter-ego oscuro, che rappresenta gli aspetti più crudeli, avari e arroganti della sua psiche. In assenza di acqua e quando è nutrito dalla rabbia e dalla paura del Principe, il Principe Oscuro assume completamente il controllo di tutto il corpo, mutandolo ma lasciando la sua mente intatta. Nel suo stato naturale, il danno subito delle Sabbie è limitato ad una ferita luminosa sul suo braccio e la sua spalla sinistra, dove le Sabbie hanno fuso una catena di lame taglienti nella sua carne e con la quale era stato ferito da uno degli sgherri di Zervan. Il Principe scopre che l'infezione aumenta sempre di più ogni volta che si trasforma nel Principe Oscuro.

Nel frattempo, Zervan ha trasformato il suo esercito (così come alcuni abitanti di Babilonia) in mostri di sabbia. Mentre cerca un metodo per sconfiggere Zervan, il Principe incontra di nuovo Farah, che non si ricorda di lui e rimane sorpresa nel sapere che il Principe conosce il suo nome. Anche se inizialmente lei è restia, accetta di aiutare il Principe a sconfiggere Zervan.

Mentre viaggiano insieme, il Principe continua a resistere alla lotta interna tra le sue nobili aspirazioni (che risuonano con la brava e compassionevole Farah, che sta maturando sentimenti nei suoi confronti) e il Principe Oscuro, la cui voce è un costante ricordo delle tendenze più oscure ed egoistiche del Principe. L'affetto crescente del Principe per la principessa Farah lo costringe a diventare più altruista aiutando la sua gente oppressa. Il Principe si accorge, però, che il Principe Oscuro, che afferma di essere parte di lui, è infatti un mostro di sabbia che sta sfuggendo al suo controllo. Un particolare gesto eroico ed altruista segnano una svolta decisiva nella missione perché il suo eroismo ispira una nuova speranza nella popolazione. Con i loro spiriti risollevati nel sapere che il loro Principe combatte per salvarli dal Visir, loro creano un esercito in sua difesa e forniscono un diversivo per permettere al Principe e a Farah di entrare attraverso le orde dei guerrieri di Sabbia a guardia del palazzo.

Giunti in prossimità della sala del trono dopo lunghe peripezie, i due vengono attaccati da un'imboscata di Zervan che cattura Farah e getta il Principe in un pozzo vuoto, ma egli, trasformandosi nel Principe Oscuro, riesce a sopravvivere alla caduta. Mentre procede nel pozzo, la voce del Principe Oscuro cresce sempre più forte e ostile, alimentata dalla mancanza d'acqua e dalla conseguente disperazione del Principe. Giunto in una stanza buia, il Principe ritrova suo padre, il re Shahraman, senza vita sul pavimento. Sopraffatto dal dolore e schernito dal Principe Oscuro, di fronte all'ennesima tragedia il Principe finalmente riconosce la propria immaturità e i suoi costanti sforzi per non commettere errori, giurando sopra la spada del padre di accettare e assumersi le responsabilità delle conseguenze delle sue azioni da questo momento in avanti. Con questa decisione, riesce a zittire il Principe Oscuro e riprende la sua forma naturale senza l'uso dell'acqua.

Usando il Pugnale del Tempo e la spada del padre, il Principe riesce a raggiungere la cima della torre di Babele, dove Zervan tiene prigioniera Farah; dopo un lungo scontro, il Principe riesce ad uccidere Zervan e a liberare Farah. Con la morte di Zervan, il suo esercito svanisce e l'anima di Kaileena è liberata dal suo corpo grottesco. Lo spirito di Kaileena ringrazia il Principe ripulendolo dalla corruzione delle Sabbie e rimuovendogli la catena infetta dal braccio, poi lascia il mondo attuale portando il Pugnale del Tempo, l'ultima reliquia legata alle Sabbie, con sé. Tuttavia, mentre il Principe si china per raccogliere la corona del padre, il Principe Oscuro si materializza di fronte a lui, con sua grande sorpresa, e lo attacca: nonostante la scomparsa delle Sabbie, il Principe Oscuro può ancora contare su una propria forza e autonomia alimentate da anni di odio, orgoglio ed egoismo del Principe, che viene così trascinato all'interno della sua stessa mente e dove avverrà lo scontro definitivo. Dopo una serie di excursus mentali che rimandano ai momenti principali di tutta l'intera saga e dopo inutili tentativi di sconfiggere l'avversario con la forza bruta, il Principe capisce più combatte il Principe Oscuro più questi diventa più forte. Decide così di ignorarlo e di seguire una visione di Farah salendo su di una scala che porta ad una luce brillante. Privato della rabbia, avidità e superbia, il Principe Oscuro è finalmente sconfitto. Il Principe si sveglia nel mondo reale nel caldo abbraccio di Farah.

Mentre guardano fuori verso Babilonia, Farah chiede al Principe come sapeva veramente il suo nome. Lui inizia a raccontarle la storia del primo gioco usando lo stesso monologo dell'introduzione e della fine del primo gioco, portando la trilogia ad un cerchio completo:

«Molti pensano che il tempo sia come un fiume che scorre lento in un'unica direzione. Ma io che l'ho visto da vicino, posso assicurarti che si sbagliano. Il tempo è un mare in tempesta. Forse ti chiederai chi sono e perché io parli così. Siediti, e ti racconterò la storia più incredibile che tu abbia mai sentito...»


Personaggi


Figlio minore del re di Persia Shahraman. Dopo la sconfitta del Dahaka, porta la sua amata Kaileena a Babilonia, per iniziare una nuova vita insieme a lei. La voce è di Massimo Antonio Rossi.

È la personificazione delle caratteristiche oscure del Principe: feroce, sprezzante, violento ed egoista. La voce è di Raffaello Lombardi.

Imperatrice del Tempo, incontrata nel 2º episodio (Spirito Guerriero), dopo essere stata salvata dal Principe lascia insieme a lui l'Isola del Tempo per dirigersi verso Babilonia. La voce è di Giuliana Nanni.

Figlia del Maharajah d'India che ha già accompagnato il Principe nel 1º episodio (le Sabbie del Tempo). È stata ridotta in schiavitù e portata a Babilonia dal Visir Zervan. La voce è di Simona Biasetti.

Consigliere e traditore del Maharajah d'India (Padre di Farah). Il Principe l'aveva ucciso al termine del 1º episodio della saga ma tornando indietro nel tempo e impedendo la creazione delle Sabbie del Tempo nel 2º episodio, ha di fatto cancellato gli avvenimenti di Azad. La voce è di Umberto Bortolani.

Nel 2º episodio aveva profetizzato la morte del Principe per mano del Dahaka. Felice di "vederlo" ancora in vita, lo aiuta nella riconquista di Babilonia. La voce è di Riccardo Rovatti.


Boss


Sono di seguito elencati i boss di fine livello del gioco.


Contenuti aggiuntivi



Kindred Blades


Durante lo sviluppo, I due troni è stato cambiato radicalmente nel gameplay e design

Il nome originale del progetto era Kindred Blades (Spade Gemelle) e doveva avere la stessa atmosfera oscura di Spirito Guerriero, sangue, smembramenti e storia completamente diversa.


Accoglienza


La rivista Play Generation classificò il bug della caduta infinita come il secondo più memorabile tra i titoli disponibili su PlayStation 2[3].


Note


  1. Adriano Di Medio, Prince of Persia, la Sabbia e la Fiamma – Parte 2: Le Sabbie – Speciale, su SpazioGames, 20 gennaio 2020. URL consultato l'8 luglio 2020.
  2. PoP:Revelations & PoP Rival Swords, in Play Generation, n. 72, Edizioni Master, novembre 2011, p. 23, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  3. Il bug + memorabile, in Play Generation, n. 70, Edizioni Master, settembre 2011, p. 83, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàBNF (FR) cb16596384v (data)
Portale PlayStation
Portale Videogiochi

На других языках


[en] Prince of Persia: The Two Thrones

Prince of Persia: The Two Thrones is a 2005 action-adventure video game developed by Ubisoft Montreal and Ubisoft Casablanca, and published by Ubisoft for the PlayStation 2, GameCube, Microsoft Windows, Xbox and Java (mobile phones only). The game was later censored and ported to the PlayStation Portable and Wii in 2007 under the title Prince of Persia: Rival Swords.[1] The Wii version utilizes the motion-sensing functionality of its controller, while the PSP version added exclusive content and local multiplayer.

[es] Prince of Persia: Las dos coronas

Prince of Persia: The Two Thrones (Príncipe de Persia: Las Dos Coronas en español) es la tercera parte de la saga de las arenas del tiempo con Prince of Persia: Las Arenas del Tiempo y Prince of Persia: El Alma del Guerrero. Este juego también se lanzó a finales del 2005, y a finales del 2007 para PSP y Wii como Prince of Persia: Rival Swords.

[fr] Prince of Persia : Les Deux Royaumes

Prince of Persia : Les Deux Royaumes (Prince of Persia: The Two Thrones en version originale) est un jeu vidéo multi plates-formes développé par Ubisoft Montréal et Ubisoft Casablanca, et édité par Ubisoft en 2005.
- [it] Prince of Persia: I due troni

[ru] Prince of Persia: The Two Thrones

Prince of Persia: The Two Thrones (рус. Принц Персии: Два Трона) — компьютерная игра, разработанная компанией Ubisoft для Xbox, PC, PlayStation 2 и GameCube. Игра вышла в декабре 2005 года, в Северной Америке и Европе. Версия для PlayStation Portable и Wii вышла в апреле 2007 года под названием Prince of Persia: Rival Swords.



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