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Master of Orion II: Battle at Antares è un videogioco strategico a turni del genere 4X sviluppato dalla Simtex e pubblicato dalla MicroProse il 22 novembre 1996 nel Nord America e il 16 dicembre in Europa per i sistemi MS-DOS e Windows, e sempre nel 1996 per Macintosh. Secondo gioco della serie Master of Orion, è il primo a includere la modalità multigiocatore.

Master of Orion II: Battle at Antares
videogioco
PiattaformaMS-DOS, Microsoft Windows, Mac OS, Linux
Data di pubblicazioneWindows:
22 novembre 1996
16 dicembre 1996

macOS:
settembre 1997
Steam:
25 febbraio 2016

GenereStrategia a turni, 4X
TemaFantascienza
OrigineStati Uniti
SviluppoSimtex
PubblicazioneMicroProse (Windows), MacSoft (macOS)
DesignStephen Barcia, Kenneth Burd
ProgrammazioneKenneth Burd
MusicheLaura Barratt
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputGamepad, tastiera
SupportoCD-ROM, download
Distribuzione digitaleSteam, GOG.com
Fascia di etàESRB: K-A
SerieMaster of Orion
Preceduto daMaster of Orion
Seguito daMaster of Orion III

Modalità di gioco


Il gioco si presenta in maniera assai più complessa rispetto al predecessore, incorporando nuove meccaniche di Master of Magic e al tempo stesso nuove opzioni di gioco:

Tre sono le condizioni di vittoria: oltre a quella militare e a quella diplomatica già presenti nel predecessore, il giocatore può anche conseguire la vittoria conquistando con successo il pianeta natale degli Antares, trovabile solo attraverso un portale dimensionale. Inoltre, è possibile conquistare il pianeta Orion, sorvegliato da un potente Guardian; la conquista del pianeta non porta automaticamente alla vittoria, ma porta comunque enormi vantaggi, ovvero la potente nave Avenger e varie tecnologie inedite che appartenevano agli Antares.

Mentre si trova in una colonia, il giocatore può cambiarne a suo piacimento la sua produzione di cibo, industria e ricerca, badando però a non farla ritrovare in una carestia. Il denaro che si ottiene dalla tassazione è spendibile per accelerare la produzione in certe colonie, ma non per incrementare gli introiti agricoli e scientifici. Vi sono inoltre costi di mantenimento per gli edifici e per una flotta grandissima: le navi, infatti, usano un certo numero di "punti comando", che aumentano con le basi orbitali, grandi progetti edili per piccole colonie, e le tecnologie di comunicazione in proprio possesso; questo limita dunque l'eccesso libero di navi in possesso delle varie fazioni.

Come per il capitolo precedente, la tecnologia è divisa negli otto rami già ivi presenti, e tutte le armi sono soggette alla miniaturizzazione, che riduce i costi e lo spazio usato man mano che si ricercano le tecnologie correlate. Inoltre, alcune tecnologie donano modifiche per la maggior parte delle armi, che di solito aumentano di una tantum i costi e la grandezza ma migliorano di non poco l'efficacia.

Sempre come per il capitolo precedente, i combattimenti tra le flotte avvengono solo nell'orbita dei sistemi stellari, che sia su un pianeta o sull'orlo del sistema nel caso uno schieramento sia respingendo un blocco stellare (che impedisce quindi ogni rifornimento o rinforzo da altri pianeti) o una sortita militare. Se un qualsiasi pianeta di un qualsiasi sistema viene attaccato, sarà difeso da tutte le navi che si trovano nel sistema, che arriveranno in soccorso della colonia. In generale, ancora allo stesso modo del predecessore, le colonie nemiche possono essere conquistate soltanto con la sconfitta della flotta e dell'esercito terrestre a loro difesa; se però una flotta include dei telepatici, può controllare la colonia mentalmente, a meno che anche i difensori usino i telepatici, lasciando dunque come unica possibilità di conquista l'attacco terrestre, sempre dipendente dalla superiorità numerica e tecnologica, oltre che dei Leader, una novità del gioco. Solitamente, le colonie conquistate hanno scarsa produttività, e presentano una certa probabilità di ribellarsi e riunirsi al precedente possessore (anche se questi fattori scemano col tempo), questo a meno che non sia stato usato il controllo mentale, e in tal caso la colonia sarà docile e completamente leale al conquistatore.

Parlando di Leader, il giocatore può assumere dei personaggi tramite degli eventi casuali, ad un certo prezzo e solitamente tramite un salario annuale. Il giocatore può avere in panchina quattro amministratori, che migliorano le condizioni di tutte le colonie del sistema a loro assegnato, e quattro capi flotta, che migliorano dunque l'efficacia e a volte anche la velocità delle navi. Alcuni leader ricoprono entrambi i ruoli, migliorando anche le truppe terrestri sotto il loro comando, o contribuendo direttamente alle finanze del giocatore, o ancora attraendo altri leader a un ridotto costo d'assunzione.

Oltre alle tredici razze presenti nel gioco, vi è anche la possibilità di crearne una personalizzata, da alcuni ritenuta un elemento cruciale nella strategia. In essa, si parte con dieci punti, che possono essere utilizzati per scegliere i tratti che coinvolgono il campo agricolo, industriale, scientifico, finanziario, militare e dello spionaggio, o anche tratti speciali come le forme di governo: scegliendo dei tratti che lo avvantaggiano li riducono, mentre gli svantaggi, massimo dieci, li aumentano. Queste sono le forme di governo:


Razze giocabili


Il gioco include tutte le dieci razze del predecessore, più altre tre aggiuntive (gli Eleriani, gli Gnolam e i Trilariani) e quella personalizzata.


Accoglienza



Vendite


Master of Orion II è arrivato decimo nella classifica dei giochi più venduti nel novembre 1996 di PC Data[1]. È rimasto nella Top 20 nei due mesi successivi, rispettivamente al 17º e al 20º posto[2]. A metà gennaio 1997, il gioco ha veduto 200 000 copie in tutto il mondo[3].


Critica


Valutazioni professionali
TestataVersioneGiudizio
GameRankings (media al 09-12-2019) PC 82.80%[4]
Metacritic (media al 29-07-2020) PC 84%[5]
GameSpot PC 8.7/10[6]
Strategy Plus PC [7]
Gamer's Zone PC 3/5[8]
Macworld Mac [9]
Next Generation PC [10]

Master of Orion II ha ricevuto un'accoglienza favorevole,[5] e ha il vinto il premio Origins Award come Miglior Gioco Fantasy o Fantascientifico per Computer del 1996[11].


Note


  1. (EN) GamerX, November's 30 best-sellers, su CNET Gamecenter, 10 gennaio 1997. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 1997).
  2. (EN) GamerX, January's 30 best-sellers, su CNET Gamecenter, 17 marzo 1997. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 1997).
  3. (EN) Steve Bauman, Ch-ching - Westwood cashes in, su Computer Games Strategy Plus, 15 gennaio 1997. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 1997).
  4. (EN) Master of Orion II: Battle at Antares for PC, su GameRankings. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
  5. (EN) Master of Orion II: Battle at Antares for PC Reviews, su Metacritic. URL consultato il 29 luglio 2020.
  6. (EN) Trent Ward, Master of Orion II: Battle at Antares Review, su GameSpot, 26 novembre 1996. URL consultato il 29 luglio 2020.
  7. (EN) Robert Mayer, Master of Orion II: Battle at Antares, su Strategy Plus, 1997. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2005).
  8. (EN) E. Meinfelder, Master of Orion II, su Gamer's Zone, 1997. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2006).
  9. (EN) Michael Gowan, Name Your Game; From Goofy to Gory, Macworld Reviews 48 Ways to Play, su Macworld, febbraio 1999. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2001).
  10. (EN) Master of Orion II, in Next Generation, n. 28, Imagine Media, aprile 1997, p. 128.
  11. (EN) Origins Awards for 1996, su Origins Game Fair. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2008).

Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Master of Orion II: Battle at Antares

Master of Orion II: Battle at Antares is a 4X turn-based strategy game set in space, designed by Steve Barcia and Ken Burd, and developed by Simtex, who developed its predecessor Master of Orion and Master of Magic. The PC version was published by MicroProse in 1996, and the Macintosh version a year later by MacSoft, in partnership with MicroProse. The game has retained a large fan base, and is still played online.

[es] Master of Orion II: Battle at Antares

Master of Orion II: Battle at Antares es un videojuego de estrategia por turnos ambientado en el futuro, sobre naves y flotas. El juego, desarrollado por Simtex y diseñado por Steve Barcia y Ken Burd, fue lanzado al mercado en 1996. Es la primera secuela de Master of Orion.

[fr] Master of Orion II: Battle at Antares

Master of Orion II: Battle at Antares est un jeu vidéo 4X et de stratégie au tour par tour sorti en 1996. Développé par Simtex, puis édité par MicroProse et Infogrames sur PC et par MacSoft Games sur Mac OS, il succède à Master of Orion et précède Master of Orion III ; un jeu sous licence GPL tiré de cet univers est également en développement, FreeOrion.
- [it] Master of Orion II: Battle at Antares

[ru] Master of Orion II: Battle at Antares

Master of Orion II: Battle at Antares (сокр. MOO2) — компьютерная игра в жанре пошаговая стратегия, продолжение компьютерной игры Master of Orion.



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