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Mad Father è un videogioco d'avventura/horror giapponese indie. È il secondo gioco creato da Sen, e venne sviluppato su Wolf RPG Editor il 10 dicembre 2012; successivamente, lo stesso autore pubblicò ulteriori versioni rinnovate fino all'ultima versione 1.04, uscita il 12 luglio 2013.

Mad Father
videogioco
PiattaformaMicrosoft Windows
Data di pubblicazione 10 dicembre 2012

Switch:
5 novembre 2020

GenereAvventura, Survival horror
OrigineGiappone
SviluppoSen
PubblicazioneMiscreant's Room
Periferiche di inputTastiera
Motore graficoWolf RPG Editor
SupportoDownload
Distribuzione digitaleSteam
Requisiti di sistemaMinimi: Windows 7 o superiore, CPU Intel Core 2 1.06Ghz, RAM 1 GB, Scheda video DirectX 9.0, HD 100 MB
Fascia di etàPEGI: 18

Nel 2016, uscì una versione Remastered, a pagamento, con gran parte dei personaggi e l'ambientazione ridisegnati e alcune scene aggiuntive[1].

Il 5 novembre 2020, venne pubblicato un remake del gioco, per Nintendo Switch e PC (tramite Steam), con varie aggiunte alla trama, una grafica rinnovata e l'inserimento della modalità Blood Mode[2][3][4].


Trama


Aya Drevis, una bambina tedesca di undici anni e orfana di madre[5], vive in una grande villa, assieme al padre Alfred Drevis. Quest'ultimo, assieme all'assistente Maria, compie nel suo laboratorio sotterraneo macabri esperimenti di cui, nonostante l'uomo tenti di nasconderli, la giovane è a conoscenza. Nel giorno dell'anniversario della morte della madre, Monika, appena scocca la mezzanotte, Aya viene svegliata da un urlo del padre e, dopo essersi precipitata fuori dalla sua stanza, si imbatte in due zombie; terrorizzata, e attirata anche da una misteriosa voce, scappa dall'altra parte del corridoio dove incontra un misterioso ragazzo dai capelli biondi che la invita a seguirlo ma scappa anche da lui, dopo essersi accorta che è privo dell'occhio destro. Tornata nella sua stanza, la bambina si imbatte in un misterioso uomo vestito di scuro, che le dice di chiamarsi Ogre; l'uomo le spiega che quelle creature sono i cadaveri degli esperimenti del padre che, a causa di una maledizione, hanno preso vita per rapirlo.

Aya, quindi, cerca di salvare il padre, nonostante l'uomo tenti di scoraggiarla, e inizia a vagare tra le stanze della casa, risolvendo vari enigmi, fuggendo da creature assetate di sangue, e distruggendo barili e vasi con una piccola motosega. Giunta nel laboratorio sotterraneo, trova Maria gravemente ferita che le consiglia di scappare e, prima di svenire, le rivela che suo padre è stato portato via dalla moglie; poco dopo, infatti, Aya vede lo spirito della madre portar via il padre. Ogre riappare e le conferma che la maledizione è stata creata dal rancore che la donna prova verso il marito e ritenterà di dissuadere Aya dal suo tentativo di salvarlo ma quest'ultima, rimane ferma nella sua decisione. Procedendo, quindi, nell'ampio labirinto sotterraneo, la bambina si imbatte in nuovi enigmi da risolvere, nemici da cui scappare e anche, prove delle atrocità compiute dal padre su persone e animali (tra i quali, un recipiente in cui scopre, con raccapriccio, i corpi di tanti esemplari simili a Palla di Neve, il suo coniglietto bianco).

Nella chiesa della casa, dove Aya si risveglia dopo essere svenuta per l'aggressione di un fantasma, incontra nuovamente il ragazzo biondo privo di un occhio (che viene chiamato Dio, poiché il suo nome non è mai rivelato nel corso della storia), che è stato inviato dalla madre per salvarla. La bambina, tuttavia, si rifiuta di seguirlo, ancora decisa a salvare il padre, e mentre il bambino tenta di trascinarla, irrompe Maria (che, credendola in pericolo, tramortisce il ragazzo, accoltellandolo). La donna ordina nuovamente alla bambina di scappare, per poi procedere in direzione di una porta apertasi da sola ma la protagonista decide, invece, di continuare a vagare per i lugubri corridoi. In seguito, Aya sviene per la stanchezza; interviene Ogre, che la fa dormire in una stanza[5]. Nel sonno, sogna una bambina pallida che ride, allora, Aya si sveglia spaventata, accorgendosi di non avere più il profumo della sua mamma.

Appare anche la bambina onirica che estrae un braccio dalla schiena e Aya, stupita, vede che ha in mano il suo profumo; allora la spinge ma l'altra bambina corre fuori dalla stanza. In seguito, ritrova il suo profumo nella stanza accanto a quella in cui stava riposando; tuttavia, trova anche la bambina onirica che viene accoltellata da una bambola e che, prima di morire, le confessa che voleva solo far parte della sua famiglia. Giunta in un laboratorio, trova un portale dietro una cabina di vetro dove riappare Ogre che le rivela di trovarsi dinanzi al mondo dei morti, in cui è stato portato il dottore, dallo spirito della moglie; dopo aver constatato che Aya vuole proseguire, le dà una boccetta di "acqua magica” che potrebbe servirle per salvare il padre, nel caso non riuscisse a commuovere la madre.

Attraversato il portale, Aya si ritrova in un luogo misterioso ed oscuro e vede la madre che sta trascinando il marito verso l'oltretomba mentre Maria giace immobile poco più distante; la bambina la supplica di non far del male all'uomo e di non portarlo con sé, nonostante le cose orribili che ha commesso; la donna le risponde che non vuole punirlo, ma, proprio perché continua ad amarlo, lo vuole solo per sé e non vuole permettere a nessun'altra di averlo. Aya tenta di opporsi a tale decisione, dicendo che non vuole rimanere sola e cerca di raggiungerla ma scatena l'ira incontrollata dello spirito ed è, quindi, costretta a prendere un'ardua decisione.


Finali



"Esaudire il desiderio della madre" (finale negativo)

Aya permette che il padre venga rapito dallo spirito della moglie; risvegliatasi nella sala delle bambole (che, a giudicare dalla sua reazione, sembra non aver mai visto prima), esce dalla stanza e incrocia Maria che rimane atterrita nell'apprendere il destino del dottore. In seguito, nella chiesa (dove, presumibilmente, si sono recate a pregare per l'anima dell'uomo), la bambina realizza amaramente, dinanzi all'altare, che dovrà vivere come un'orfana; allora, propone a Maria di vivere assieme. Tuttavia, mentre si sta dirigendo verso l'uscita, viene tramortita dalla donna.

Nella scena finale, una svenuta Aya è stata appoggiata su uno dei tavoli del laboratorio da Maria che si appresta ad operarla, in memoria del defunto scienziato a cui offre il cuore della bambina, sussurrando "Ti amo, dottore".


"Vero Finale" (finale positivo)

Aya getta l'acqua magica sulla madre che, chiamandola disperatamente, scompare. Risvegliatisi nella sala delle bambole (che Aya, a giudicare dalla sua reazione, sembra non aver mai visto prima), il padre e la figlia si abbracciano, ripromettendosi di andare a visitare la tomba della madre, il giorno dopo; lo spirito, però, con un ultimo sforzo, mostra alla figlia cosa accade davvero durante la sua morte: un giorno, all'interno del laboratorio, Maria espresse al dottore, i suoi timori riguardo il fatto che la bambina scoprisse la loro relazione extra-coniugale ma l'uomo le rispose che quando avrebbe compiuto undici anni, l'avrebbe trasformata in una bambola; in quel momento, dal corridoio, arrivò la moglie del dottore che, chiedendosi per quale motivo il marito passasse sempre così tanto tempo in quel laboratorio, si mise ad origliare alla porta (temendo avesse una relazione con la cameriera) ma scoprì il suo orrendo progetto; allora, irruppe nella stanza, gridandogli che non gli avrebbe permesso di toccare la loro figlia e che l'avrebbe portata via con sé. Per tutta risposta, l'uomo la accoltellò, sotto gli occhi atterriti dell'assistente, costringendola poi a non rivelare nulla alla figlia e a rimanergli fedele.

Scoperta la verità, Aya cerca di scappare ma, indietreggiando, urta una cabina di vetro coperta da un telo che, cadendo, mostra il cadavere della madre. Lo scienziato, dopo aver visto che la figlia ha scoperto tutto, la propria vera natura e svela alla figlia che lo scopo dei suoi esperimenti è quello di preservare la bellezza (trasformando le sue vittime, in bambole) e, mostrandole alcuni di loro, esclama che lo stesso destino toccherà anche a lei che sarà il suo “capolavoro”; Aya gli urla di non voler diventare una bambola e scappa via. Inseguita per i corridoi sotterranei dal padre armato di motosega, incrocia Maria, mentre sta riprendendo conoscenza, e arriva in un obitorio pieno di cadaveri appoggiati su dei tavoli e coperti da dei teli; scoprendo che la porta è bloccata, si nasconde sotto il telo di un tavolo vuoto. Maria sopraggiunge nella stanza e viene raggiunta dall'uomo; sentendo che ha perso la bambina, nonostante le avesse ordinato di inseguirla, la ferisce con la motosega.

Assicuratosi che l'uomo sia andato via, Aya si avvicina a Maria; dopo aver deciso se aiutarla o ignorarla e abbandonarla al proprio destino, sceglie di aiutarla. Dopo averle preso le chiavi che portava con sé, va nella stanza della donna e legge il suo diario, conoscendo la sua storia (era un'orfana senzatetto che, inizialmente, era stata portata dallo scienziato, nella sua casa, per poterla usare come una delle sue cavie; ma, dopo aver medicato il suo compagno di cella agonizzante, l'uomo decise di tenerla come sua assistente. La donna, grata per averla risparmiata, per averla accolta nella sua casa, e per averla fatta sentire amata e voluta, dichiarò di voler essere per sempre leale all'uomo, che ama); allora, le fascia le ferite con alcune bende trovate sullo scaffale di un mobile. Maria la ringrazia per essersi presa cura di lei e per averle mostrato compassione anche se consapevole, nonostante i timidi tentativi della bambina di ribattere, che deve averla odiata per averle “rubato” il padre; successivamente, se la carica in spalla e tentano di scappare dal sotterraneo. Durante la fuga, la donna scivola e invita la bambina ad abbandonarla e a salvarsi (dicendole che l'avrebbe raggiunta in seguito); Aya tenta di opporsi, ma sentendo arrivare il padre, scappa (mentre la donna viene calciata via dall'uomo). Giunta nella chiesa, Aya viene bloccata da una bambola e mentre il padre si appresta ad ucciderla, augurandole di riposare in pace e dicendo di amarla, Maria la salva, lanciando contro l'uomo numerosi coltelli che, apparentemente, lo uccidono; in realtà, mentre le due si abbracciano e piangono la sua morte, l'uomo si rialza e, con le sue ultime forze, tenta di aggredirle ma viene definitivamente ucciso da Dio (che lo infilza alle spalle con un coltello).

Tornati nella casa, il giovane si scusa per averla spaventata, e che ha fatto tutto questo per salvarla e proteggerla (come desiderava la madre); rivela che la maledizione sta per sparire (e che, quindi, anche lui e il resto degli zombie torneranno ad essere cadaveri) e che, come sua ultima missione, deve incendiare la casa (affinché non vengano trovate tracce dei terribili esperimenti fatti dal padre); nonostante un'iniziale contrarietà, Aya si lascia convincere. Dio, infine, le chiede di non dimenticare tutte le vittime che hanno perso la vita, dato che molti sono orfani o non hanno più potuto rivedere i loro genitori; ottenuta la promessa della bambina, incendia la casa e le dà un bacio sulla fronte (come era solita fare la madre), come augurio che possa sempre sorridere. Mentre Aya, con il coniglietto Palla di Neve in braccio, e Maria abbandonano la casa in fiamme, nei sotterranei, Ogre raggiunge il cadavere dello scienziato; dopo aver rivelato di essere un demone (e dopo aver manifestato ammirazione per la follia dell'uomo), lo invita a venire con lui per poter ottenere quello che il suo cuore desidera. All'esterno, nel giardino, Aya trova il libro dove il padre teneva tutti i procedimenti per i suoi esperimenti; mentre lei e Maria se ne vanno, inizia a leggerlo con gran interesse.

Alcuni anni dopo, Aya abita (insieme a Maria) in una piccola casetta nel bosco, adibita a clinica medica gratuita. Un giorno, una ragazza di nome Jean Rooney, di famiglia troppo povera per potersi permettere le cure di altri medici, le fa visita per poter essere curata, essendo di salute cagionevole; la giovane dottoressa, dopo averla accolta, la fa stendere su un lettino e, applicandole l'anestesia, le dice che non soffrirà più. All'esterno, Maria, rivolgendosi al defunto scienziato, rivela che Aya sia diventata come lui, infatti, sparse per le stanze della casa, sono presenti alcune bambole, simili a quelle create dal padre (tuttavia, dai dialoghi che Aya intrattiene con esse, è chiaro che non siano bambole viventi e che, dunque, la figlia abbia ripreso dal padre soltanto gli studi sulla biologia non la volontà di trasformare le persone in bambole).

Se sceglie di ignorare Maria, Aya non raccoglie la chiave che portava con sé e, di conseguenza, non va nella sua stanza a leggere il suo diario (conoscendo, quindi, la storia della donna). A seguito di tale scelta, viene automaticamente riprodotto questo finale.

Mentre sta scappando dal padre, Aya giunge nella chiesa e viene bloccata da una bambola; in quel momento, arriva suo padre. Dopo un breve dialogo in cui la bambina lo supplica di rinunciare ai suoi propositi perché vuole solo stare assieme a lui, il dottore le risponde che staranno sempre assieme e la uccide senza che venga fermato da Maria (la quale è, presumibilmente, morta a seguito delle gravi ferite causate dall'uomo).

Nella scena finale, l'uomo (che ha trasformato Aya, in una bambola), dopo averla adagiata sul piccolo trono nella sala delle bambole, si complimenta per il vestito che le ha scelto e le augura la buonanotte.


Sequenza extra



Finale "Se"

Se si sceglie il finale "Vero finale", e se sono anche state raccolte tutte le ventuno Gemme, si può accedere (attraverso il menu) ad una sequenza extra. Non si tratta di un finale, in quanto è semplicemente una sequenza in cui viene mostrato il punto di vista di Dio, in seguito alla morte del padre e alla fuga della bambina con Maria.

Dopo averle salvate dal dottore, dopo aver portato Aya a riposare nella sua stanza e dopo aver parlato di Monika con Maria, Dio gira per la magione; andando nel bagno, ha un'accesa discussione con un vecchio uomo che gli rivela di essere stato portato lì come inserviente anziché come una cavia, sostiene che Monika abbia fatto fare il lavaggio del cervello ad Alfred e afferma di essere morto a causa di quest'ultimo mentre cercava di scappare. In seguito, nella mensa, Dio ha un'altra accesa discussione, stavolta con Ogre che gli rivela di essere stato proprio lui a salvarlo grazie a una sua medicina e gli dice anche che ha osservato tutte le vicende avvenute, rimanendone divertito. Quando Dio gli chiede qual era il suo vero obiettivo, Ogre afferma, semplicemente, che adora vedere e/o sentire gli Umani Squilibrati; afferma, anche, che le persone come Dio sono fatte apposta per "far fiorire" questi ultimi.

Successivamente, dopo aver salutato Aya e dopo averla lasciate fuggire, Dio incendia la casa, facendo inizialmente pensare che sarebbe morto, al fine di mascherare tutti gli avvenimenti. Invece, come Aya e Maria sono fuggite per il cortile principale, anche Dio è fuggito: passando per la zona posteriore del cortile; inoltre, parlando con una delle bambole, rivela che, in realtà, non è uno dei cadaveri risvegliati dalla maledizione ma un normale essere umano.

Durante la fuga, Dio incontra un ultimo spirito che gli chiede perché non segua le protagoniste; il bambino risponde che, se lo avesse fatto, forse lo avrebbero odiato perché sarebbe risultato un peso per loro. Poi, lo spirito gli chiede cosa avrebbe fatto se Aya avesse seguito le orme del padre e Dio risponde che avrebbe provato a fermarla, anche se potrebbe essere inutile. Poco dopo, la maledizione svanisce e il bambino se ne va.


Accoglienza


Jahanzeb Khan, critico di Noisy Pixel, diede a Mad Father una recensione positiva e scrisse che si tratta di "una classica esperienza horror di sopravvivenza che rievoca l'era passata di classici horror come Silent Hill, Alone in the Dark e persino Resident Evil. Naturalmente, Mad Father è un'avventura horror 2D dall'alto verso il basso che, intenzionalmente o meno, la rende un ritorno al classico spesso dimenticato della Capcom, Sweet Home". Anastasia Wilds, di Screen Rant, lo classificò come il 7° miglior RPG Maker e scrisse che "terrorizzerà i giocatori e allo stesso tempo li sfiderà con la sua dura difficoltà"; scrisse anche che ci sono "grandi colpi di scena nella narrativa"[6].


Note


  1. Edoardo Carusillo, Mad Father - Recensione Steam indie, su GeekGamer.it, 13 ottobre 2016. URL consultato l'11 novembre 2018.
  2. (EN) アップデートロードマップ|せん|pixivFANBOX, su pixivFANBOX. URL consultato il 22 settembre 2020.
  3. Mad Father remake announced for Switch, PC, su Gematsu, 22 settembre 2020. URL consultato il 22 settembre 2020.
  4. Mad Father remake launches November 5, su Gematsu, 30 ottobre 2020. URL consultato il 30 ottobre 2020.
  5. (EN) Mad Father, su vgperson.com. URL consultato l'11 novembre 2018.
  6. 10 Best RPG Maker Horror Games, su ScreenRant, 18 settembre 2021.

Voci correlate



Collegamenti esterni


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