Elevator Action (エレベーターアクション Erebētā Akushon?) è un videogioco arcade a piattaforme del 1983, prodotto e pubblicato dalla Taito, portato anche a varie piattaforme casalinghe nel 1985-1987. Si tratta di un titolo con una meccanica di gioco piuttosto innovativa per l'epoca[1].
Elevator Action videogioco | |
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Titolo originale | エレベーターアクション Erebētā Akushon |
Piattaforma | Arcade, Nintendo Entertainment System, ZX Spectrum, Amstrad CPC, MSX, Commodore 64, Game Boy, SG-1000, PC-88, Sharp X1, FM-7, Wii |
Data di pubblicazione | Arcade:![]() NES: |
Genere | Piattaforme |
Tema | Spionaggio |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Taito (arcade, MSX, Game Boy, home computer giapponesi), Quicksilva (home computer occidentali), Micronix (NES), SEGA R&D 2 (SG-1000) |
Pubblicazione | Taito (arcade, NES, Game Boy), Nidecom Carry Soft (MSX, home computer giapponesi), Quicksilva (home computer occidentali), SEGA (SG-1000) |
Musiche | Yoshino Imamura (arcade) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, due giocatori alternati |
Periferiche di input | Gamepad, tastiera |
Supporto | Cartuccia, floppy disk, cassetta, download |
Distribuzione digitale | Virtual Console |
Fascia di età | CERO: A · ESRB: E10+ |
Seguito da | Elevator Action Returns |
Specifiche arcade | |
CPU | M68705 a 1,5 MHz |
Processore audio | Sound CPU: Z80 a 3 MHz Sound chip: 4x AY8910 a 1.5 MHz |
Schermo | Raster orizzontale |
Risoluzione | 256×224 pixel |
Periferica di input | Joystick 2 direzioni, 4 pulsanti |
Il protagonista è Agente 17, nome in codice Otto, un agente segreto che si infiltra in un grattacielo, dopo essersi calato sul tetto con un rampino; egli deve riuscire a rubare alcuni documenti e poi a fuggire rubando un'auto dal garage posto al piano terra. Ma tale grattacielo brulica di guardie armate e può essere attraversato grazie a numerosi ascensori (elevator in inglese) e scale mobili.
Ogni livello di Elevator Action consiste in un unico grattacielo (cambiano solo i colori dei muri), alto decine di piani. La schermata scorre verticalmente man mano che si scende. Inizialmente i piani sono semplici e stretti, ma poi si allargano e il sistema di ascensori può diventare anche complesso, come un rompicapo. Ci sono numerose porte blu, dalle quali escono casualmente i nemici. Le poche porte rosse invece contengono i documenti da rubare, e bisogna entrare in ognuna di queste (ottenendo 500 punti) prima di poterlo terminare, raggiungendo il piano terra.
I nemici sono principalmente guardie in vestito nero e borsalino, armate di pistola (il protagonista ha un'arma identica). Tutte le pistole possono sparare solo in orizzontale, con munizioni illimitate, e uccidono con un sol colpo. Toccarli fisicamente non è di per sé letale.
Agente 17 può saltare per schivare i proiettili bassi; se salta addosso a un nemico lo elimina con un calcio. Può accovacciarsi per schivare i proiettili alti e anche sparare mentre è accovacciato. Alcune zone del palazzo sono al buio e non è possibile vedere le porte blu chiuse. Si può oscurare temporaneamente una zona anche sparando ai lampadari, i quali tra l'altro cadendo elimineranno i nemici che vi si trovano sotto. Si può perdere la vita quando l'agente viene colpito da un proiettile del nemico, oppure cadendo nella tromba degli ascensori o ancora venendo schiacciato sopra o sotto un medesimo (questo può accadere anche ai nemici).
Ai suoi tempi, la versione originale arcade fu molto popolare[2], mentre quella per Commodore 64 ottenne alcuni giudizi molto negativi; tra gli altri, la rivista britannica Commodore User arrivò ad assegnargli 1/10[3]. Al contrario, per la portatile Game Boy ottenne invece diversi giudizi positivi.
La rivista Play Generation diede al remake Elevator Action Deluxe per PlayStation 3 un punteggio di 67/100, trovandolo un gioco frustrante e confusionario, che sarebbe piaciuto solo ai nostalgici o ai patiti della sfida più ardua[4].
Sono usciti vari cloni e rifacimenti del titolo, ad esempio per Game Boy Color[5] e Game Boy Advance[6].
Nel 1994 è uscito un seguito ufficiale, Elevator Action Returns, che permette tra l'altro di giocare contemporaneamente in doppio[7]. Un altro esclusivo nel formato da sala è stato rilasciato nel 2009, con il nome Elevator Action: Death Parade[8].
La conversione per Atari 2600 venne parzialmente sviluppata a suo tempo, ma mai completata. Al Classic Gaming Expo 2001 la CGE Services Corp. pubblicò questo prototipo, abbastanza giocabile, prodotto in circa duecento copie con confezioni ispirate a quelle classiche Atari[9].
Nel 2007 Elevator Action è stato anche reso disponibile per Virtual Console[10], incluso nelle raccolte Taito Legends[11] e Taito Legends Power-Up[12], e prodotto per telefoni cellulari dalla Sony[13].
Nel 2011 fu pubblicato un nuovo remake per PlayStation Network, intitolato Elevator Action Deluxe, il quale presenta nuovi nemici, una modalità multiplayer in locale per quattro giocatori e tre medaglie da sbloccare per ogni livello[14].
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