Destroyer è un videogioco di simulazione di nave da guerra pubblicato nel 1986 per Commodore 64, Apple II, Apple IIGS e IBM compatibile dalla Epyx.
Nel 1988 ne uscì anche una conversione per Amiga, giudicata però molto simile a quella per Commodore 64 e non all'altezza delle potenzialità del computer di nuova generazione[1].
Il giocatore controlla un cacciatorpediniere (in inglese destroyer) della Classe Fletcher in un'ambientazione tipica della seconda guerra mondiale, ma non ci sono espliciti riferimenti a eventi storici.
Modalità di gioco
Si possono affrontare vari tipi di missioni autoconclusive, ciascuna a tre possibili livelli di difficoltà. Il nemico, a seconda della missione, può disporre di navi, aerei, sottomarini e postazioni di artiglieria sulle isole. La nave del giocatore è sempre sola, tranne nella missione in cui deve scortare alcune navi da carico inermi.
Il giocatore controlla vari aspetti della navigazione e del combattimento, incluso il puntamento manuale delle armi, attraverso 13 postazioni con schermate differenti. Per passare da una postazione all'altra si digita un codice di due lettere ed è necessario ogni volta un breve tempo di caricamento da disco. Qualunque postazione si stia controllando, il gioco continua in tempo reale e gli eventi importanti vengono segnalati in una barra dei messaggi.
Le postazioni sono:
Navigazione - una mappa a grande scala dove è possibile definire i punti di rotta per la navigazione automatica.
Ponte di comando - permette di attivare vari comportamenti automatici della nave; include il timone (controllo direzione e velocità, manuale o automatico).
Ponte di osservazione - permette di osservare i dintorni a 360°. Include il timone.
Radar - individua navi, aerei e isole a grande distanza. Include il timone.
Sonar - individua sottomarini e isole a grande distanza. Include il timone.
Cannoni di prua o di poppa - per colpire navi e isole; è disponibile un radar per il puntamento.
Cannoni antiaereo di sinistra o di dritta - per colpire gli aerei utilizzando un mirino. Si può sparare a ripetizione, ma i cannoni si possono surriscaldare.
Siluri di sinistra o di dritta - per colpire le navi utilizzando un mirino. Si hanno 5 siluri per postazione, non ricaricabili.
Bombe di profondità - per colpire i sottomarini; sono disponibili 4 lanciatori, tutti a poppa, e si può selezionare solo la profondità di detonazione.
Controllo danni - ogni colpo nemico danneggia una o più funzionalità della nave, rendendo le relative postazioni totalmente o parzialmente inservibili; con 10 o più danni contemporaneamente presenti si è sconfitti. I danni vengono automaticamente riparati da 4 squadre di meccanici che hanno velocità di riparazione diverse. Qui è possibile avere il quadro generale e scegliere a quali danni dare la priorità.
Note
(EN) Destroyer (JPG), in Commodore User, n.55, Londra, EMAP, aprile 1988, p.65, ISSN0265-721X(WC· ACNP).
Bibliografia
Destroyer (JPG), in Zzap!, anno 2, n.10, Milano, Edizioni Hobby, marzo 1987, pp.30-31, OCLC955306919.
Destroyer (JPG), in Guida Videogiochi, n.1, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, giugno 1989, p.33.
Destroyer (JPG), in Hit Parade, n.13, Milano, SIPE s.r.l., giugno 1987, pp.8-9.
Destroyer (JPG), in Commodore Time, anno 2, n.8, Milano, Schirinzi, febbraio 1987, pp.64-66, OCLC955369159.
(DE,EN) Destroyer (PDF) (manuale del gioco per Commodore 64), Epyx.
Berretti verdi (manuale non ufficiale per Commodore 64), in Tutto Commodore, n.5, Editronica, agosto 1987, pp.10-17, OCLC955327578. Il gioco in versione pirata era allegato alla rivista.
(HU) Destroyer (Caccia sul mare), in 1001/3 játék C64/128, LSI ATSz, 1989, pp.47-54, ISBN963-592-7843. Anche in Ungheria venne importata la versione italiana, presumibilmente non ufficiale.
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