Booty è un videogioco a piattaforme pubblicato nel 1984 per Amstrad CPC, Commodore 64, Commodore Plus/4 e ZX Spectrum. Fu uno dei primi titoli sviluppati dalla software house Firebird e riscosse un certo successo commerciale, sebbene le recensioni da parte della critica furono miste
Booty videogioco | |
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Piattaforma | Amstrad CPC, Commodore 64, Commodore Plus/4, ZX Spectrum |
Data di pubblicazione | 1984 |
Genere | Piattaforme |
Origine | Regno Unito |
Sviluppo | Firebird |
Pubblicazione | Firebird |
Design | John F. Cain (Spectrum), Kevin Moughtin (C64)[1] |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Joystick, tastiera |
Supporto | Cassetta |
Requisiti di sistema | Spectrum: 48k |
Lo scopo di Booty è quello di guidare un mozzo di cabina nel suo tentativo di rubare un tesoro ai suoi capi pirati, evitando una serie di pericoli, come gli stessi pirati, dei pappagalli e dei forzieri con trappole esplosive, che se toccati fanno perdere una delle tre vite disponibili. Se il giocatore riesce nella missione, gli vengono concessi 45 secondi per trovare una chiave finale, che farà ricominciare tutto da capo.[2]
Il gioco è composto da venti schermate[2] in cui si trovano pezzi del tesoro, porte per altri schemi, alcune delle quali apribili solo con la chiave numerata appropriata, e i nemici.
Booty venne ben accolto dal periodico Crash, che gli assegnò una valutazione "smash" del 93%,[3] mettendo in risalto la novità dell'ambientazione e la grafica audace. In più la rivista sottolineò come il gioco fosse una vera e propria sfida, giacché la risoluzione di alcuni schemi non era così evidente e semplice come poteva sembrare di primo acchito. La recensione di Your Spectrum fu meno positiva: tutti e tre i recensori assegnarono dei punteggi compresi tra due e tre stelle su cinque, sebbene un paio di loro scrissero che il gioco aveva "un ottimo rapporto qualità-prezzo.[2]
Le versioni per Commodore 64 e Spectrum entrarono entrambe nelle classifiche di vendita del 1984 della Boots, raggiungendo contemporaneamente la prima posizione.[4] Dopo due settimane,[5] vennero spodestate rispettivamente da Ghostbusters e Daley Thompson's Decathlon.[6]
Nel 1985, agli autori del titolo venne assegnato il Gold Cassette Award da Home Computing Magazine per il raggiungimento del traguardo delle centomila copie vendute.[1] Crash riportò che anche Football Manager aveva recentemente superato lo stesso traguardo, impiegando tuttavia tre anni.[7]
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