BATTLETECH[2] è un videogioco strategico a turni sviluppato dalla software house americana Harebrained Schemes e pubblicato da Paradox Interactive il 24 aprile 2018. Già al lavoro sul titolo, gli sviluppatori decisero di rivolgersi nel 2015 alla piattaforma di crowdfunding Kickstarter per ottenere finanziamenti e implementare funzionalità aggiuntive (fra cui, una campagna in single-player e un'espansione della stessa, e una modalità multiplayer di tipo PvP), raccogliendo la cifra finale di 2.785,537 dollari[3].
BATTLETECH videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows, OS X |
Data di pubblicazione | ![]() [1] |
Genere | Strategia a turni |
Tema | Fantascienza |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Harebrained Schemes |
Pubblicazione | Paradox Interactive |
Design | Jordan Weisman, Mike McCain, Mitch Gitelman |
Modalità di gioco | Single-player Multiplayer |
Periferiche di input | Tastiera, mouse |
Motore grafico | Unity |
Supporto | Download |
Requisiti di sistema | minimi, PC: Windows 7 a 64 bit, CPU Intel Core i3-2105 / AMD Phenom II X3 720, RAM 8 GB, Scheda video GPU NVIDIA GeForce GTX 560 Ti (1 GB VRAM) / AMD Radeon HD 5870 (1 GB VRAM), Scheda audio DirectX 11 raccomandati, PC: Windows 7 a 64 bit e successivi, CPU Intel Core i5-4460 / AMD FX 4300, RAM 16 GB, Scheda video GPU GeForce GTX 670 (2 GB VRAM) / AMD Radeon R9 285 (2 GB VRAM), Scheda audio DirectX 11, HD 30 GB di spazio libero su SSD minimi, mac: macOS High Sierra 10.13.3, CPU Intel Core i5-4670, RAM 8 GB, Scheda video GeForce GTX 775M (2 GB VRAM), HD 30 GB raccomandati, mac: macOS High Sierra 10.13.3, CPU Intel Core i7-7700K, RAM 16 GB, Scheda video Radeon Pro 580 (8 GB VRAM), HD 30 GB |
Fascia di età | PEGI: 12 |
Serie | BattleTech |
Preceduto da | BattleTech: The Crescent Hawks' Revenge |
Il videogioco è ispirato al gioco da tavolo BattleTech e diversi membri del team di sviluppo hanno lavorato a precedenti videogiochi legati proprio ad esso, come Jordan Weisman (che ha creato il relativo franchise al tempo in cui era alla guida dell'editore FASA Corporation) e Mitch Gitelman (produttore dei videogame MechCommander e MechAssault).
A partire dall'anno 2108 l'uomo colonizzò la Via Lattea. Intere regioni cosmiche furono abitate e battezzate con i nomi di Inner Sphere, Periphery e Deep Periphery.
Ma l'armonia e la cooperazione che avevano portato a tale progresso, svanirono con la fondazione di colonie extrasolari, le quali accesero nuovamente la bramosia di potere dell'essere umano. E tornò la guerra. La Inner Sphere, ripartita (a cominciare dal 2271) nei "territori interstellari" del Commonwealth Lirico, dei Soli Confederati, la Lega Draconis, la Confederazione di Capella e la Lega dei Mondi Liberi, fu aggiogata al potere dinastico di Grandi Casate nobiliari cupide, astiose e bellicose.
Nel 2439, il prototipo di un robot da guerra con una stazza da 100 tonnellate (chiamato il "Mackie"), pilotabile e dall'aspetto antropomorfo, venne sviluppato aprendo la strada a una classe di giganti (dall'avanzata tecnologia da battaglia) destinata a divenire l'arma per eccellenza delle epoche a venire: i BattleMech.
La Lega Stellare (una coalizione fra le cinque più grandi e influenti nazioni interplanetarie e la Terra), fondata nel 2571, ponendo termine ad ogni disputa, proiettò le colonie verso un lungo corso di pace e sviluppo economico e tecnologico.
Tuttavia, l'alleanza della Lega Stellare, venne meno nel 2781, dopo una lunga guerra civile. In seguito alla disgregazione della Lega, gli Stati guidati dalle Grandi Casate ripresero a darsi battaglia nelle Guerre di Successione.
La Periphery include una regione conosciuta come Aurigan Reach. Le nazioni interstellari del Concordato Tauriano, della Magistratura di Canopo e quella della Confederazione di Capella governavano in quest'area, ma, nel periodo delle Guerre di Successione, potere ed eserciti si ritirarono per fronteggiare meglio i conflitti, e lasciando all'anarchia una vasta area di cosmo.
Nel 2820, due eminenti casate mercantili, la famiglia Arano, con l'appoggio di quella Espinosa riempirono il vuoto di potere.
Nel 2910, unendo le otto più potenti famiglie nobiliari dell'Aurigan Reach, la casata degli Arano formalizzò la creazione della Coalizione di Auriga.
Nel 3022, con un colpo di stato nel giorno della sua incoronazione a leader della coalizione, Lady Kamea Arano fu costretta all'esilio da suo zio Santiago Espinosa, il quale istituì il Direttorato di Auriga.
Tre anni dopo (3025), Lady Arano, alla testa di un movimento ribelle (la "Restaurazione degli Arano") e affiancata anche da mercenari, inizia una guerra civile per ripristinare, pianeta per pianeta, il legittimo potere.
BATTLETECH, creato dallo studio Harebrained Schemes, fu rivelato al pubblico nel luglio 2015.[5] Per sostenere il progetto, il 29 settembre del medesimo anno, su Kickstarter fu lanciata un'apposita raccolta fondi che ottenne 2.785,537 dollari dagli utenti interessati alla sua realizzazione (la software house aveva precedentemente impegnato 1 milione di dollari per il suo sviluppo).
Nel maggio del 2017, l'editore svedese Paradox Interactive (specializzato nella pubblicazione di videogiochi strategici in tempo reale) annunciò di aver stretto una partnership con Harebrained Schemes per pubblicare il gioco, fornendo, oltre a fondi aggiuntivi, anche il supporto al marketing e la localizzazione per la vendita in vari Paesi.[6]
Il gioco è mosso dal motore grafico Unity nella sua quinta declinazione.
Ha debuttato ufficialmente il 24 aprile 2018[7].
BATTLETECH è un videogioco di strategia a turni le cui dinamiche sono fortemente influenzate dall'omonimo wargame da tavolo da cui deriva, ma che segue una linea narrativa propria, la quale si snoda attraverso missioni principali e secondarie.
Nella campagna a giocatore singolo, l'utente assume il ruolo del comandante di un'unità mercenaria composta da quattro mech antropomorfi (i BattleMech). Prima della battaglia, il giocatore seleziona il telaio di ogni mech, la classe di tonnellaggio (ovvero, leggera, media, pesante e assalto), armi e corazza, oltre a congegni come attuatori e giroscopi (che vanno a influenzare le capacità di movimento del mezzo). Il giocatore seleziona anche i piloti, chiamati MechWarrior (con le loro diverse specializzazioni), del team da lui gestito[8][9].
Ogni turno di gioco è diviso in cinque fasi: per ciascuna di esse è possibile agire con le proprie unità (azione di movimento o d'attacco) solo seguendo un ordine che vede i mech più leggeri essere controllati per primi, per arrivare a quelli dal tonnellaggio maggiore. Il terreno su cui si battaglia (una griglia ad esagoni) è di cruciale rilevanza, determinando visibilità, ostacoli, velocità di avanzamento, ecc. Al termine di un turno è possibile gestire i propri mech, operando le riparazioni del caso e anche sostituendo i sistemi d'arma danneggiati con quelli raccolti dalle unità avversarie cadute sul campo.
Oltre alla campagna, il singleplayer include anche una modalità skirmish, ove è possibile testare le proprie strategie contro l'intelligenza artificiale messa a disposizione dagli sviluppatori.
Il multiplayer si dipana nella modalità PvP, dove è possibile sfidare altri giocatori online.
Al suo lancio, il gioco ha ricevuto un'accoglienza positiva, con un 80/100 su Metacritic.[10]
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