Aliens: The Computer Game, o soltanto Aliens nelle schermate, è un videogioco d'azione pubblicato nel 1987 dalla Electric Dreams Software per Amstrad CPC, Commodore 16, Commodore 64, MSX e ZX Spectrum, e ispirato al film Aliens.
![]() |
Questa voce sull'argomento sparatutto è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
|
Aliens: The Computer Game videogioco | |
---|---|
![]() | |
Piattaforma | Amstrad CPC, Commodore 64, MSX, ZX Spectrum, Commodore 16 |
Data di pubblicazione | 1987 |
Genere | Azione, Sparatutto in prima persona |
Tema | Alien |
Origine | Regno Unito |
Sviluppo | Software Studios, Mr. Micro (C16/MSX) |
Pubblicazione | Electric Dreams Software, Ricochet (riedizioni) |
Design | Mark Eyles |
Modalità di gioco | Singolo giocatore |
Periferiche di input | Joystick e tastiera |
Supporto | Cassetta, dischetto |
Non va confuso con Aliens: The Computer Game del 1986 prodotto da Activision e anch'esso pubblicato da Electric Dreams in Europa, talvolta etichettandolo come US Version per distinguerli, ma si tratta di giochi sostanzialmente diversi.
Aliens: The Computer Game utilizza una prospettiva in prima persona ed è ambientato all'interno di un impianto di elaborazione dell'atmosfera, un complesso labirinto composto da 255 stanze. Il giocatore si muove in esso imbattendosi in numerosi nemici alieni. Dopo aver ucciso un alieno, il corpo lascia una pozza mortale di sangue acido che deve essere evitata. Il giocatore affronta anche la minaccia della crescita biomeccanica, che, se non contenuta, causa la formazione di ulteriori uova aliene e nemici. L'obiettivo finale del giocatore è raggiungere la stanza che ospita la regina aliena e i suoi nidi, che devono essere entrambi distrutti. Il giocatore ha la possibilità controllare direttamente una squadra di soldati della marina o può impartire ordini alla squadra attraverso la Mobile Tactical Operations Bay (MTOB). Quando si gioca con questa modalità, il giocatore ha una visione dei dintorni della squadra tramite videocamere collegate al casco di ogni soldato.
Keith Stuart di The Guardian considerò Aliens: The Computer Game come uno dei trenta migliori videogiochi dimenticati nel corso del tempo[1].
![]() |